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Natsuki Yasuda
Natsuki YasudaGiappone
Yasuda è una fotoreporter dello Studio AFTERMODE, che lavora in aree svantaggiate e devastate dell’Asia sudorientale, del Medio Oriente, dell’Africa e del Giappone. Continuando a monitorare la situazione nelle aree disastrate, si è dedicata alla città giapponese di Rikuzentakata a partire dal grande terremoto del 2011.
Città di Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate. Sono passati sei anni dal grande terremoto che nel 2011 ha colpito il Giappone orientale. I bambini che all’epoca frequentavano la scuola elementare, ora sono tutti alle medie. Nel nuovo edificio scolastico tanto atteso, gli studenti si esercitano intensamente. Mentre iniziano a comparire case appena costruite sui terreni elevati, alcune persone vivono ancora in alloggi temporanei accanto a case abbandonate ricoperte di erbacce, in attesa del giorno in cui potranno lasciarsi alle spalle la loro vita da rifugiati. Qual è la realtà che non dovremmo mai lasciarci alle spalle? Faccio questa domanda ogni volta che sono in piedi di fronte a loro e premo il pulsante di scatto.
Strade lavate dallo tsunami. Questa è ancora una casa per le persone di mare che non abbandoneranno mai la loro vita sull’oceano. I bambini corrono lungo la riva circondati dal suono della risacca. Lo stesso mare che si è portato via così tante vite quel giorno del 2011 è anche un luogo che ne alimenta molte altre.
Eppure, anche dopo un terremoto tanto disastroso, le antiche tradizioni proseguono senza interruzione. Oggi è il 7 agosto, giorno in cui si celebra lo Star Festival secondo l’antico calendario giapponese. È il giorno in cui la passione del festival si riversa nelle strade. L’anno scorso dei gruppi organizzati dalle persone del distretto sono stati costretti a marciare separati, perché i mucchi di terra e rocce usati per la ricostruzione bloccavano le strade. Quest’anno, i bellissimi carri da parata si sono raccolti su strade nuove di zecca e hanno risalito il ripido pendio che porta al terreno livellato da poco. Grida e canti si mischiano al suono potente e riverberante dei flauti e dei tamburi tipici giapponesi. La parata del festival segue la via della ricostruzione.
Ho deciso viaggiare per questi territori non per catturare foto che informassero, ma per catturare foto che facessero percepire agli altri la vita in questa città, insieme a me. Cosa possiamo imparare da questa città? Cos’è che mi fa venire voglia di tornare ogni volta? Spero che quante più persone possibile possano incontrare la popolazione locale della città grazie alle foto che scatto.
M.Zuiko Digital ED 25mm F1.2 PRO
50 mm (lunghezza focale equivalente nel formato 35mm)
Luminoso obiettivo standard con un uso generoso di lenti speciali.